TONY CASSISI = Pittoscultore figurativo
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Tony Cassisi è nato a San Francisco, California, negli Stati Uniti.
Dopo un lungo periodo speso tra l’Italia e gli Stati Uniti, si è stabilito a Giarre, provincia di Catania, in Sicilia. E’ stato militare professionista nell’esercito americano e, come veterano, ha potuto godere di una borsa di studio che gli ha permesso di laurearsi in Economia e Commercio. E’ stato interprete, traduttore, trivellatore petrolifero, programmatore acquisti di una catena di supermercati a New York, dirigente amministrativo di una multinazionale americana in Italia, |
docente d’inglese, consulente d’azienda e titolare di uno studio di consulenza tributaria. E’ stato co-autore di “A Way to English”, un corso d’inglese edito dalla SEI di Torino. Ha coltivato un grande interesse per le attività culturali e sociali, con un forte impegno per un ruolo iternazionale della Sicilia. Autodidatta, ha trovato nell’attività artistica un efficace mezzo di relax mentale e un grande godimento spirituale che gli hanno permesso di affrontare validamente i suoi sempre numerosi impegni di lavoro.
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Per ulteriore notizie, sulle opere consultare il sito www.tonycassisi.it
DOCUMENTAZIONE CRITICA
Quella di Tony Cassisi è un’arte totalmente esplicitata anche se la elaborazione del suo prodotto attraversa un amplissimo spazio di esperienze alchimistiche collegate alle più avanzate funzioni della scienza nel campo dei materiali e dei colori di cui si servono tutti i settori di produzine, che tendono attraverso forme e colore a catturare il fruitore, ancora prima che per la funzionalitàdegli oggetti, per le suscitate onde emozionali che propanano. Sulla materia del comporre, la critica oggi spende molte parole, ma, in definitiva, chi osserva un’opera ne accetta o ne rifiuta i valori.
..Vogliamo sottolineare il rigore formale che corona la ricerca espressiva dell’artista. Le sue opere infatti sono ciascuna lo specchio fedele di un’idea iperuranica baluginata in quel fondo di caverna che è l’anima di ciascun uomo e da lui trasposta nella materia vile così rigirosamente nella sua lineare semplicità da combaciare perfettamente con l’idea che ognuno ha dell’oggetto di rappresentazione. L’essenzialità del tratto, che non rileva incertezze, non tradisce la tensione della ricerca viene esaltata dalla singolarità dell’oggetto volta a volta rappresentato, che concentra in sé l’attenzione con la forza invincibile e col fascino proprio di un dialogo spirituale sorprendentemente facile e accessibile a chiunque. E la materia vive ancora una volta sotto il soffio dello spirito e parla all’anima dell’artista, che traduce per noi, come accade dei legni che il Cassisi vivifica, liberandone le forme imprigionatevi.
L’arte di Cassisi è, pur tuttavia, espressione di particolare validità sentimentale, in quanto mezzo interpretativo di una realtà che si fa, sovente, motivo di notevole portata ideale e lirica, in quanto immagine di vicende puramente interiori, legate alla profonda sensibilità del Cassisi…………… Formula affascinante, in sostanza, di una profonda attitudine alla poesia.
Hemingwayana è poi – con sconcertante proiezione o ribaltamento nel moderno e nel contemporaneo la sua sensuale vitalità; il suo raccontare e raccontarsi con procedure secche, precise e al tempo lussureggianti, sulla sorte dell’uomo nella natura, nel mondo .”Eva”,”Madre Alata”, Vecchio al Fuioco”, “Messicano con Mulo”, “Riposo di Anziani”, “Cacciatore in Palude”, “Il Sole Sorgerà Ancora”: questi i suoi nomi, i suoi soggetti, le sue proposte, e risposte alla vita. Alla quale sembra agganciarsi tenacemente e quasi disperatamente, nonostante l’ironia, con gli uncini, di altre sue diverse, più sofisticate composizioni: le stilizzazioni eteree dei due granndi cigni dello “Incontro Notturno”, ramponi -pesci del suggestivo “Amore Sottomarino” le sagome spaventate e puntute dei pesci-luna di
“Uomo in Vista!”. Questa è la greggia (genuina) ed egregia rassegna di Cassisi: un vero artista, e quindi un uomo in più – nella negatività e nell’ imbastardimento dei tempi – in cui credere e in cui sperare.
La mostra di Cassisi assume notevole rilevanza per il modo inconsueto e inusitato di esprimersi; c’è, infatti, una fusione tra pittura e scultura che quasi ci propone una interpretazione assai personale della mitica “arte” che veniva praticata nella Grecia antica. Il Cassisi, infatti, in questa prima personale, propone alla vista certe tele che lievemente si rialzano in bassorilievo e ancor più dolcemente si ornano di una lieve colorazione che promana un tonalismo unitario. Un dipinto con due figure con sacchi, allogati in un vecchio stanzone, inondato di luce, è realizzato non solo nella giustezza volumetrica del bassorilievo, ma è anche inserito in una prospettiva coì gradevole che ci proietta lo stanzone verso l’ipotesi verosimile della visione esagonale.
Scomodare nomi illustri per ricordare paralleli o proporne, ci sembra fuori posto, e non solo perché Cassisi è Cassisi, ma perché è sempre limitativo imporre modelli attraverso l’arbitrarietà dei paragoni. Cassisi non può essere condizionato dentro una formula, lo dimostano anche le sue sperimentazioni evolutive. Come l’intervento sulla pelle col pirografo e le originarie esperienze dei dipinti a olio. Nell’eclettismo e nella sperimentazione questo artista conserva un suo fondamentale punto di riferimento: la scultura lieve e colorata, un elemento di coerenza su cui può fondare legittimo orgoglio e titoli di merito che lo avviano ad entrare, per diritto acquisito, nella più nobile cronaca dell’arte contemporanea.
In Cassisi non c’è niente da scoprire in quanto ci era noto il suo naturale talento per strutturare le immagini a metà fra la scultura e la pittura, dove si attiene al realizzo misterioso di un pittorico cos’ lucente e bello, da fare ipotizzare a prima vista la presenza reale dell’immagine. Ma non tesseremo l’elogio di un metodo tutto particolare per il realizzo tecnico del dipinto, in quanto a noi interessa sopratutto il ricavo della sensazione che colpisce,in prima istanza, alla vista dell’opera. E in questo senso la nostra memoria ci suggerisce un “Coppia di spalle” che si immette in una grande pianura senza luce. In questa opera riteniamo che Tony Cassisi abbia sperato ogni sua speranzza, immettendo la gracile coppia in una prospetiva meravigliosa e mantenendo il tono in una caratura cos’ propria del dramma della vita, che veramente suggerisce a chi guarda l’amarezza mistica di Dostoievski. Sul piano del realizzo tecnico abbiamo detto che un’opera come questa, può riassumere il privilegio di uno studio portato a buon fine, ma sul piano estetico l’opera si immerge pienamente nell’opera d’arte e rende grazia alla personalità dell’artista, che dentro i limiti di un dipinto è capace di riassumere le speranze spirituali di tutta un’epoca.
Quelli di Cassisi sono temi legati alla nostra terra: l’uomo e il suo lavoro, l’uomo e la cam-. pagna siciliana. La rivisitazione del passato nondegeenera in un anacronismo pittorico, ma tende alla ricostruzione di un ambiente popolato da gente umile e rassegnata che vive nel sogno di una realtà illusoria. Più che personaggi tesi sul filo della memoria sono fantasmi, in quanto sembrano avvertire la consapevolezza della loro inesistenza. Le immagini che Tony Cassisi ci presenta sono tenere e delicate e al tempo stesso severe e dolenti. Nelle figurazioni umane vi senti la dolorosa accettazione della vita, ma mai la rabbia e l’animosità. Gli stessi colori non sono quelli tipici siciliani. Sono toni della luce umbratile e malinconica che smorza ogni impetuosità. L’artista,in pochi centimetri quadrati si crea un suo paesaggio dove il tramonto prevale sull’ alba, il silenzio sul lamento, l’amarezza sulla speranza, l’inquietudine sulla serenità. Non occorre una particolare chiave di lettura per interpretare le metallografie di Cassisi. Ogni barriera di incomprensibilità tra l’opera e il fruitore è abbattuta. La sua pittura anela a mantenere intatto l’incantesimo delle proprie visioni, e ha un messaggio chiaro: occorre recuperare i valori del passato. Anche lui è, però, cosciente che questo è possibile solo attraverso il sortilegio dell’arte che riesce ad evocare sogni e immagini di un passato ormai cancellato.
…Una forza vivicante sembra al contrario emanare dalle opere di Tony Cassisi dove la materia si anima di particolari significati attraverso l’armonia della forma che di sé impregna la materia e la spiritualizza. E così l’artista riesce a cogliere nell’armonia naturale di un intreccio di radici, la forma significante che da essa alita e a tradurne il messaggio in quella nuova creazione che laa sua attenta cura di esperto artista del legno riesce felicemente ad esprimere. Da quelli che erano ceppi da ardere di ulivi centenari, nasce così “LA Muta”dove da un intreccio vigoroso di virgulti, nodi e cavità ben llevigati, sembra balzare fuori, nlle particolarità anatomiche dei muscoli tesi e vibranti, un groviglio di veltri dalle narici frementi nello spasmo di attesa dello stanare la preda, o “Il Conte Ugolino” dove “quel peccator” dalle occhiaie cave, sembra sollevare la testa dal fiero pasto “forbendola a’ cappelli al capo ch’elli avea di retro guasto”, o ancora la testa di “Pericle”,
“L’Ansia di Libertà”, “L’Ombra Fuggente”. “L’Uccello Ferito”, tutte composizioni in cui la forza della forma diventa informazione, messaggio, spiritualità, vita.
:All’insegna dela vitalità sono anche le espressioni grafico-pittoriche del Cassisi che sembra ispirarsi particolarmente alle armonie compositive del volo dei trampolieri, alla loro forma aerodinamica
-.che l’artsta esprime, in parte stilizzandola nella composta eleganza delle forme anche a significare la figura umana che ne risulta allungata ed investita da una nuova prospettiva che non riguarda solo un motivo estetico, ma sopratutto tende a significare un senso intimistico di aspirazione all’elevazione dello spirito e alla libertà.
…L’operare estetico di Tony Cassisi rivela l’esistenza di uno stile sia formale che di contenuto, che non ci appare più come la caratteristica principale di un’epoca, ma che configurandosi gradualmente come l’oggetto stesso della ricerca dell’arte. Ora sembra che l’itinerario artistico del Cassisi sia segnato da questa caratteristica e niente come la scultura in legno, può dare idea del primitivo, dell’ originario, dell’autenticità e della potenza.
…E’ sempre in atto, nell’opera di Cassisi una singolare pulizia artistica che svolge i suoi ruoli con una vivida e notevole immediatezza sottolineando l’evolversi di situazioni sovente dense di sentimento e di passionalità represse, ricche talora di una sacralità e di un turgore mistico che coinvolge, aperte a tratti ad attimi drammatici della contorta vicenda umana, indirizzate ad inseguire tutta l’ansia di un desiderio e la sofferta estasi di una passione.Sono tutti risvolti di una perenne indagine propositiva con il sapido appoggio di eleganti plasticismi, magari appena pronunciati, oppure delineati per ideazioni schematiche tese a raccogliere l’eco sofferta di tematiche trascendentali.
…Formalità ricca di mistero e seduzione dell’immagine stilizzata, con l’attenzione cromatica dedicata al magnetico fondale. Accurati richiami al ritmo formale delimitato da precisi ed armonici effetti di enigmatica poesia.
…Eseguire sculture che siano in rapporto diretto agli elementi fondamentali ed esistenziali del nostro tempo, che siano espressione genuina, quasi canora e musicale per quanta poesia contengono, operare riportandosi alle origini e accogliere i suggerimenti che la natura ci offre nelle sue forme originali, da questi suggerimenti raccogliere spunti di idee e di immagini, riuscendo a manifestare una genuina ispirazione e un coerente lirismo che scandiscono e tramutano in purezza di struttura estetica e sostanziale.Vigile nel rigore dei rapporti plastici, l’artista cala nelle sue composizioni lignee una luminosa ed individuata espressività che traduce la sua ispirazione con delicata e trasparente penetrazione.
..Siamo ai fantasmi della mente, alla virtù creativa dello spirito che talvolta incuriosisce e talvolta stupisce: il tutto è dovuto al processo di associazione formale tendente a dare uno spiccato senso ai legni allo stato grezzo e l’intervento dell’estro che conduce all’opera d’arte in una ricchezza di motivi caratterizzati da una varietà di espressioni sensibili.
Nella “parlabilità” delle sue opere di poeta visivo, nell’articolazione di fecondi sperimentalismi e ipotesi linguistiche, aleggiano visibili, consistenti, in una sorta di “oikos” ideale, luoghi di un conoscere che, come diceva Eschilo, è avere passioni e avere esperienza,…ma interpretati con lo sguardo di una Verga.
..Ciò che risulta originale in Cassisi è la sua capacità di vedere,cogliere e quindi rendere le immagini plastiche nella loro bellezza e nella loro armonia, nella materia inerte: una radice secca e abbandonata, un sasso scavato dalla pioggia, una corteccia rinsecchita….. La materia inerte, per la mano e l’estro di Tony Cassisi si ridesta alla vita ed assume forma e significato,snellezza e armonia.
…L’arte è per Tony Cassisi strumento di conoscenza di realtà umane incredibilmente diverse.
Degli essere umani l’artista esplora le interne dinamiche, ne scruta, con acuminata percezione, gli stati d’animo più profondi e complessi, restituendoci figure di travolgente impatto emotivo
…La componente lirica è sempre presente nella variegata galleria di persone o animali. Nelle figure umane è presente talora una dimensione ansiosa, ma più frequentemente una profonda “pietas” che lo inclina alla rappresentazione di figure dolenti in atmosfere silenziose e fondi autunnali.
“eleganza, raffinatezza, sobrietà, creatività”, attributi per Tony Cassisi e le sue opere.