(Corriere della Sera_10.08.2010) ROMA — Deejay «furbetti» che in discoteca mixano brani per i quali non hanno pagato i diritti d’autore. Proprietari di lussuosi motoscafi e yacht in odore d’evasione: per ormeggiare le loro barche pagano circa 200 mila euro l’anno, ma al fisco dichiarano introiti non oltre i 40 mila. E ancora: alberghi «all black», che ospitano decine di turisti senza mai aver emesso una fattura o ricevuta. E lidi balneari che hanno guadagnato più a dicembre che ad agosto. Sono alcuni dei risultati del maxi-accertamento che da sabato 7 agosto stanno conducendo sulle spiagge italiane gli «007» dell’Agenzia delle Entrate e della Siae: presi di mira porti, stabilimenti balneari, locali notturni ed esclusivi ritrovi on the beach.
I controlli, che continueranno per tutto agosto, sono in corso dalla costiera amalfitana sino al Lido di Venezia, passando per la Costa Smeralda e la riviera romagnola. L’obiettivo è acquisire dati su capacità ricettiva e introiti di alberghi, lidi e approdi per individuare le situazioni a rischio di evasione. Come quelle intercettate nelle Marche e in Campania: circoli esclusivi e approdi di lusso erano travestiti da enti no profit, che dichiaravano servizi offerti soltanto ai soci, ma in realtà gestivano vere e proprie attività commerciali, soprattutto bar e ristoranti, aperte al pubblico e talvolta pubblicizzate addirittura su Internet.
Uno stratagemma per sfuggire alle maglie del fisco, che piace anche alle associazioni sportive. A La Spezia un club abbinava all’attività del gioco del calcio quella del rimessaggio di barche, affittando spazi a clienti non soci. E tra i porti di Ostia, Anzio e Nettuno si è scoperto che sono ormeggiate molte più barche di quelle registrate nei libri ufficiali.
Le verifiche sono estese anche agli stabilimenti balneari con un duplice obiettivo: snidare chi non paga le tasse e raccogliere elementi-spia sulla capacità contributiva dei clienti. Un caso è quello individuato sulla costa campana, nel litorale domizio, dove il gestore di un lido dichiarava più incassi in autunno che in estate.
Bersagliati dalle ispezioni anche hotel, ristoranti e bar: a Napoli è stato scovato un albergo abusivo, che affittava camere completamente in nero. Reddito zero anche per numerosi bar e ristoranti romagnoli, ai quali le Entrate di Ravenna hanno contestato in totale 1,5 milioni di euro di imposte evase. Le proteste dei gestori non mancano. Graziano Gianessi, titolare dello storico lido «Nettuno» a Viareggio, scuote la testa: «Pensano che siamo tutti evasori e non si sono accorti che quest’anno il 40 per cento di noi rischia di chiudere. L’unica cosa che mi resta da fare è ringraziarli per i controlli».