Licenza S.I.A.E. per i disc-jockeys!
Il 2 dicembre 2008 nella sede della Presidenza e Direzione Generale della Società Italiana Autori Editori a Roma fu firmato un protocollo d’intesa tra la SIAE, rappresentata dal Presidente Giorgio Assumma ed alcune Associazioni di categoria dei disc-jockey , tra cui AssoDeejay-ASSOARTISTI .
Il Presidente SIAE Giorgio Assumma definì l’accordo storico e di festa per la musica italiana : ” Nei momenti di crisi, è molto importante il lavoro dei DJ di diffusione della musica. Questa licenza è un riconoscimento e una legittimazione della loro attività“.
Come è noto, i DJ creano delle compilations personalizzate da utilizzare nelle loro serate riproducendo, su supporti vergini o su memorie digitali, opere contenute in CD in commercio o scaricate (legalmente) dalla rete, compilations che nella licenza vengono chiamate “copie lavoro”.
Per poter utilizzare legalmente queste riproduzioni, è necessaria una specifica autorizzazione da parte della SIAE, nonché da parte dei titolari del diritto connesso sulle registrazioni riversate. Non si tratta, infatti, di riproduzioni private ad uso personale, ma di riproduzioni destinate all’uso in pubblico.
La licenza SIAE, che viene rilasciata e gestita con procedura online, si basa su alcuni criteri essenziali:
– il diritto concesso è relativo esclusivamente all’uso in pubblico delle riproduzioni, rimanendo salvi i diritti di pubblica esecuzione o di comunicazione al pubblico;
– il DJ deve compilare e aggiornare costantemente il catalogo delle riproduzioni effettuate su una posizione personale on line all’interno del sito SIAE, accessibile tramite password;
– il DJ licenziatario non può effettuare la vendita o la cessione in uso a qualunque titolo delle “copie lavoro” che ha realizzato;
– il DJ può disporre di un numero di supporti strettamente necessario allo svolgimento della sua attività;
– le “copie lavoro” sono considerate non obbligatoriamente soggette all’apposizione del contrassegno SIAE;
– non è consentita la sub-licenza.
I compensi annui fino a poco tempo fa erano previste della fasce in base ai files caricati.
Ora ha un costo annuale di euro 199,00 + iva oltre 4,00 euro + iva per diritti di segreteria.
Per le sanzioni, verranno presi in considerazione gli art. 171 ter (per quelle penali), oltre a quelle amministrative di cui Legge Diritto d’Autore n.633/41.
Questo “riassunto” estrapolato da alcuni forum su internet, potrebbe essere utile a tutti perchè considera le casistiche più ricorrenti:
1) Se si usano i Vinili = NON serve la licenza
2) Se si usano i CD originali = NON serve la licenza
3) Se si scaricano file in modo legale da internet e si usano sul computer dove sono stati scaricati = NON serve la licenza (ovviamente portate con voi le ricevute di acquisto)
4) Se si copiano (rippano) i Vinili masterizzandoli su CD = SERVE la licenza
5) Se si convertono (rippano) CD originali o Vinili in formato digitale per usarli con il computer = SERVE la licenza
6) Se si scaricano file in modo legale da internet e si masterizzano su CD =SERVE la licenza
7) Se si fanno compilation, ovvero si estrapolano tracce da CD originali per fare un CD “compilation” = SERVE la licenza
8) Se si scaricano file in modo legale da internet e si portano su un altro supporto (per esempio chiavetta Usb o Hard Disk esterno) = SERVE la licenza
Precisiamo anche che NON si posso usare files acquisiti in modo illegittimo e/o peggio ancora, come qualcuno a volte asserisce, “legalizzarli” inserendoli nella licenza!
Si può richiedere la licenza direttamente online registrandosi ai servizi online e accedendo al portale “Licenze per Deejay”. In alternativa, ci si può recare presso l’ufficio SIAE più vicino.
Si potrà utilizzare la licenza dopo aver ottenuto l’Attestato di licenza che certifica la legittimità delle copie lavoro e che deve essere esibito in caso di controlli.
Attraverso SIAE si può inoltre richiedere la licenza SCF per corrispondere i diritti connessi dovuti ai produttori fonografici.
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