FRANCOFONTE (Siracusa)– Trenta euro per l’autorizzazione SIAE. Colto in flagranza di reato un agente SIAE è stato arrestato a Francofonte lunedì sera. Reato contestato: concussione. Le manette sono scattate per il Lentinese A.F., 53 anni agente mandatario SIAE. I Militari dell’arma della Caserma di Francofonte, hanno colto in flagranza di reato l’agente durante un tentativo di riscuotere la somma che lo stesso avrebbe imposto ai Localid ella zona di Lentini, Carlentini e Francofonte per non effettuare i controlli. Secondo quanto appurato dagli inquirenti in cambio dell’omissione dei dontrolli e della contestuale assenza delle autorizzazioni, l’agente riscuoteva 30 euro.
In cambio del denaro infatti A.F. avrebbe omesso di effettuare i controlli dovuti sulle autorizzazioni per la riproduzione di musica all’interno dei pubblici esercizi dei tre comuni del triangolo nord della provincia di Siracusa. Dopo accurate indagini anche basate su intercettazioni ambientali,l’attività di A.F. è stata stoppata dai carabinieri della stazione di Francofonte, nella tarda serata di lunedì. In occasione della festa della donna, all’uscita di un ristorante del piccolo centro agrumicolo, i militari dell’arma che su disposizione della Compagnia di Augusta erano già appostati, hanno atteso e fermato A.F. dopo avergli visto prendere la somma di trenta euro. Tutta l’operazione è stata ripresa dalle telecamere, appositamente predisposte.
Quando i carabinieri lo hanno fermato l’uomo aveva ancora addosso i trenta euro. Dopo l’arresto per concussione, A.F. è stato ristretto su autorizzazione della Procura di Siracusa agli arresti domiciliari.
Il legale dell’agente SIAE Avv. Alessandro Vinci in merito alla vicenda afferma: “ E’ un equivoco che il mio assistito chiarirà al magistrato competente nei prossimi giorni durante l’udienza di convalida”.
Le indagini sono ancora in corso per individuare i numerosi esercizi che nel tempo sarebbero stati oggetto delle attenzioni remunerative dell’agente SIAE.
(da “LA SICILIA” del 10.03.2010)
La vicenda da un lato ci rammarica fortemente dall’altro siamo, nostro malgrado, costretti a suggerire maggiori controlli sui “controllori” in quanto da tempo circolano notizie che darebbero adito a immaginare che non sia un episodio isolato e, purtroppo, non facili da scoprire. Queste notizie, ancorchè vaghe, andrebbero meglio verificate, in quanto spesse volte, rileverebbero eccessiva tolleranza verso “certi locali” e in alcuni casi più eclatanti parrebbero evitare anche gli stessi permessi che devono essere preventivamente richiesti alle agenzie di riferimento e, in altri non ritornerebbero indietro i programmi musicali (borderò) regolarmente compilati, e trattenuti invece per le serate successive. Non tocca a noi la verifica di reati che, se veritieri sarebbero gravissimi, d’altra parte le voci che alcune volte siamo costretti ad ascoltare, ci spingono a richiedere maggiori accertamenti delle Autorità competenti, per la tutela degli stessi locali ma ancor di più per quella dei soci SIAE , ad evitare episodi che se risultassero veritieri si confermerebbero come gravissimi, sperando siano casi isolati addebitabili a singole individualità. Attendiamo gli esiti delle indagini, sperando che l’immagine della Società degli Autori non venga compromessa in questi incresciosi episodi (da www.assoartisti.org).