LA DEA CUPRA A GROTTAMMARE
Acrilico su tela cm. 70X100.
Il dipinto ci presenta un volto elegante e spigoloso, accattivante e misterioso.
Racconta con tocchi moderni una storia antica e dimenticata: una storia di danze frenetiche e di bagni rituali, di fuoco eterno e di suoni ancestrali.
E’ il volto della dea Cupra, madre venerata dagli antichi piceni, che dal passato di secoli ignorati, rivolge ancora il suo sguardo inaccessibile verso di noi.
Si presenta elegante e regale con la corona turrita in capo, proiezione iconografica della stessa dea. Sulla sinistra del dipinto compare l’ anellone piceno, simbolo misterioso ed enigmatico, rinvenuto all’interno delle sepolture femminili picene.
Carlo Gentili Aprile 2010
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LA SIBILLA DAGLI OCCHI DI GHIACCIO
Acrilico su tela cm.: 80 x 60
Questo dipinto fa parte della serie dei cosiddetti “Pensieri di Venere” dedicati al recupero del mistero, dello stupore intellettuale, dell’eleganza, del fascino della bellezza (anche interiore). Si tratta di un quesito aperto, di un “appello” rivolto idealmente alla principessa della bellezza per condividere la mancanza di grazia ed eleganza di questi nostri tempi così incivili, banali, scialbi, superficiali. Barbari, per certi aspetti.
Da un punto di vista compositivo formale, compare la “classica” a-simmetria, nel senso che la figura è completamente spostata, quasi schiacciata, da un lato; controbilancia la composizione il vento tra i capelli che riequilibria il tutto, dando il senso del movimento, dell’energia, della dinamicità. Gli occhi di ghiaccio, aumentano il fascino e il mistero della Sibilla: non sappiamo se è lei che sta scrutando noi oppure se siamo noi rapiti dal suo sguardo indecifrabile. Altra peculiarità del dipinto (che compare in ogni mio quadro) è la contemporanea presenza di segni voluti con altri casuali: in pratica, se avvicini lo sguardo al dipinto noterai una “miriade” di schizzi, sgocciolature e segni casuali che si contrappongono ad altri segni voluti: è l’eterna contrapposizione, il dubbio amletico che si realizza nell’esistenza umana tra il casuale, il fortuito, la coincidenza (quindi il caos) e il progetto razionale, lo studio, il programma mentale (quindi, le nostre scelte a tavolino). Nella risultante di questo eterno conflitto tra caos e ragione, istinto e mente, cuore e progetto è il fascino e il mistero della vita: “un’oceano infinito di cui conosciamo appena il tratto di spiaggia dove battono le onde” (L. Rocchi)”
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“MERCURIO, IL PORTATORE DEI SOGNI”. Acrilico su tela cm. 50 x 70;
Mercurio, il protettore dei sogni che collega il mito con l’umano, la mente con il cuore, la fantasia con la ragione. Rappresenta il custode ideale dei messaggi d’arte che trasporta nel futuro, agli altri uomini.
Mercurio dall’espressione indecifrabile. Enigmatica. Magnetica. Il suo sguardo ci interroga e ci rassicura. Ci spinge a dare il meglio per gli altri e per quanti giungeranno dopo di noi.
Grazie al Comune di Spinetoli il dipinto è esposto a Bristol (USA) per un gemellaggio con la cittadina americana.