ROMA 30 GIUGNO 2011 – Scontro nella maggioranza ieri in commissione Cultura della Camera sulla legge di riforma dello spettacolo dal vivo. Protagoniste le parlamentari Pdl Gabriella Carlucci (foto) e Fiorella Ceccacci Rubino. La maggioranza si è divisa sulla previdenza dei lavoratori dello spettacolo, tra chi sosteneva le ragioni di Carlucci, prima firmataria della legge di riforma, insieme alla deputata Pd Emilia De Biasi, decisa a tenere le norme sulla previdenza nel testo del disegno di legge, e chi invece era con Ceccacci Rubino, che vuole che le norme sulla previdenza siano stralciate perché già comprese in un testo generale sulla previdenza per i lavoratori dello spettacolo di cui è relatrice la stessa Ceccacci Rubino. Alla fine, è passato l’emendamento sostenuto da Carlucci e De Biasi ed è stato bocciato il parere della relatrice Gabriella Giammanco.
Per il prolungarsi della discussione, ha dovuto essere rinviata a data da destinarsi la seconda parte dell’audizione sulle linee programmatiche del MiBAC del ministro Giancarlo Galan, il quale si è comunque espresso sulla legge, sottolineando che c’é al momento anche un problema di copertura e invitando tutti a rimettersi intorno ad un tavolo “per esaminare tutti gli aspetti e arrivare ad una conclusione per una legge convincente e possibile anche dal punto di vista economico“.
“Questa proposta del ministro, di una pausa di riflessione, va nella direzione da me più volte auspicata” – ha commentato Ceccacci Rubino – perché rappresenterà l’occasione per far comprendere la necessità di alleggerire il testo di legge di riforma dello spettacolo dal vivo da tutte una serie di disposizioni che la appesantiscono“. Il tavolo per ridiscutere il disegno di legge sullo spettacolo dal vivo, ha aggiunto la parlamentare, dovrebbe essere l’occasione “per far comprendere al PD e all’On. Carlucci che in merito si è resa responsabile di spaccare la stessa maggioranza, della gravità commessa nel non votare nella seduta odierna la proposta di parere della maggioranza che chiedeva nei fatti di velocizzare l’iter parlamentare relativo alle disposizioni per una migliore tutela sociale e previdenziale di questi artisti e lavoratori dello spettacolo“.
Soddisfatta invece dell’esito della votazione Emilia De Biasi, per la quale “il tentativo di snaturare la legge quadro sullo spettacolo dal vivo, che era contenuto in quel parere, è stato rispedito al mittente dimostrando, ancora una volta, la forte condivisione di una legge, la Carlucci-De Biasi, che ha trovato e continua a trovare ampio consenso in entrambi gli schieramenti politici“.
(fonte: giornaledellospettacolo.it)